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Londra, 20 maggio 2024 – In una svolta significativa per il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, l’Alta Corte di Londra ha deciso di consentirgli di presentare appello contro la decisione di estradarlo negli Stati Uniti. Questa sentenza rappresenta un capitolo cruciale nella lunga battaglia legale di Assange, che rischia di essere trasferito negli USA per rispondere a accuse di spionaggio e hacking informatico legate alla pubblicazione di migliaia di documenti riservati del governo americano.
La Sentenza della Corte
La decisione dell’Alta Corte arriva dopo un periodo di attenta valutazione delle argomentazioni presentate dai legali di Assange, che hanno sottolineato il rischio di trattamenti inumani e degradanti nelle carceri statunitensi, oltre alla potenziale violazione dei diritti umani fondamentali del loro assistito. La corte ha stabilito che ci sono sufficienti basi legali per un appello, accogliendo le preoccupazioni sullo stato di salute mentale di Assange e le condizioni carcerarie negli Stati Uniti.
Le Reazioni della Difesa e dei Sostenitori
Gli avvocati di Assange hanno accolto con favore la decisione, definendola una vittoria per la giustizia e i diritti umani. Jennifer Robinson, uno dei legali di punta del team di Assange, ha dichiarato: “Siamo sollevati che l’Alta Corte abbia riconosciuto la gravità delle preoccupazioni sollevate. Julian ha sofferto abbastanza e merita di essere protetto dai rischi che l’estradizione comporta.”
I sostenitori di Assange, inclusi numerosi gruppi per la libertà di stampa e i diritti civili, hanno espresso gioia e sollievo. Per loro, Assange è un simbolo della lotta per la trasparenza governativa e la libertà di informazione. John Rees, co-fondatore della campagna “Don’t Extradite Assange”, ha commentato: “Questa decisione è una speranza per tutti coloro che credono nel diritto di conoscere la verità.”
Le Preoccupazioni degli Stati Uniti
Dall’altra parte dell’Atlantico, le autorità statunitensi hanno espresso delusione per la sentenza. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sostiene che Assange debba affrontare la giustizia per le sue azioni, che avrebbero messo a rischio la sicurezza nazionale e le vite di agenti sul campo. Un portavoce del dipartimento ha dichiarato: “Rispettiamo la decisione della corte britannica, ma continuiamo a credere che Julian Assange debba rispondere delle sue azioni in un tribunale statunitense.”
Il Futuro Legale di Assange
La strada legale per Assange è ancora lunga e incerta. L’Alta Corte ha concesso il permesso di appello, ma questo è solo un passo nel complesso sistema giudiziario britannico. Se l’appello sarà accolto, potrebbe passare ancora molto tempo prima che una decisione definitiva venga presa. Nel frattempo, Assange continuerà a rimanere detenuto nella prigione di Belmarsh, dove è rinchiuso dal 2019 dopo essere stato arrestato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
Implicazioni per la Libertà di Stampa
Il caso di Assange ha suscitato un dibattito globale sulle implicazioni della sua estradizione per la libertà di stampa. Molti temono che un’eventuale estradizione possa creare un precedente per la persecuzione di giornalisti e whistleblower in tutto il mondo. Nils Melzer, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, ha spesso criticato il trattamento riservato ad Assange, definendolo un caso emblematico di persecuzione politica mascherata da procedura legale.
Conclusione
La decisione dell’Alta Corte di Londra di permettere a Julian Assange di fare appello contro l’estradizione negli Stati Uniti rappresenta una svolta significativa in una delle battaglie legali più seguite degli ultimi anni. Mentre i sostenitori di Assange festeggiano questa vittoria temporanea, la comunità internazionale osserva attentamente, consapevole che l’esito di questo caso potrebbe avere profonde ripercussioni sul futuro della libertà di stampa e dei diritti umani a livello globale.
di Michele…