Immagine creata da Lara Jameson Lara Jameson – fotografia (pexels.com)
Negli ultimi anni, la Cina è diventata un terreno fertile per l’innovazione tecnologica, ma anche per la sorveglianza di massa. Tra i molteplici strumenti di controllo del governo cinese, uno dei più dibattuti è il sistema di Social Score, un sistema di valutazione che ha destato preoccupazione a livello globale per le sue implicazioni sulla privacy e sulla libertà individuale.
Origini e Scopo del Social Score
Il Social Score è stato introdotto dal governo cinese come parte del suo programma di “Società Armoniosa”. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere la lealtà verso lo Stato e incoraggiare comportamenti che il governo considera socialmente desiderabili, come il rispetto delle leggi, la partecipazione alla comunità e l’osservanza delle norme morali.
Il sistema di Social Score raccoglie dati su ogni individuo da una varietà di fonti, inclusi i social media, le transazioni finanziarie, i comportamenti di consumo e persino le interazioni sociali. Questi dati vengono quindi utilizzati per assegnare a ciascun cittadino un punteggio, che può influenzare l’accesso a servizi pubblici, opportunità lavorative e persino la possibilità di viaggiare.
Implicazioni della Sorveglianza di Massa
Mentre il governo cinese sostiene che il Social Score è un mezzo per promuovere la responsabilità individuale e costruire una società più armoniosa, molti critici vedono in esso uno strumento di controllo e coercizione. La sorveglianza di massa, alimentata dal Social Score, minaccia la privacy degli individui e la loro capacità di esprimersi liberamente, con il rischio di sanzioni per chiunque si discosti dalla linea del Partito Comunista Cinese.
Inoltre, il Social Score solleva interrogativi etici sulla giustizia e sull’equità. L’assegnazione di punteggi basati su algoritmi opachi potrebbe portare a discriminazioni ingiustificate e a ingiuste disparità nelle opportunità di vita.
Banca Dati del DNA: L’Estensione della Sorveglianza
Oltre al Social Score, la Cina ha avviato un ambizioso programma per creare una banca dati del DNA su scala nazionale. Questo progetto, noto come “Progetto DNA della Cina”, mira a raccogliere campioni di DNA da decine di milioni di cittadini cinesi entro il 2020, con l’obiettivo di raggiungere 100 milioni di campioni entro il 2025.
La creazione di una vasta banca dati del DNA solleva gravi preoccupazioni per la privacy e per l’uso potenziale dei dati biometrici da parte del governo cinese. Mentre le autorità sostengono che il Progetto DNA mira a migliorare la lotta contro il crimine e a promuovere la salute pubblica, i critici temono che possa essere utilizzato per scopi di sorveglianza e controllo ancora più invasivi.
La sfida dei Diritti Umani e della Sovranità Individuale
Il Social Score e la banca dati del DNA sono solo due esempi della crescente sfida posta dalle tecnologie di sorveglianza di massa alla privacy e ai diritti umani fondamentali. Mentre la Cina continua a espandere il suo arsenale di strumenti di controllo, è importante che la comunità internazionale sia vigile e adotti misure per proteggere i diritti e le libertà degli individui, sia all’interno che all’esterno della Cina.
Il rispetto per la dignità umana e per la sovranità individuale non dovrebbe mai essere sacrificato sull’altare della sicurezza o della stabilità politica. Solo affrontando apertamente queste sfide e impegnandosi per una maggiore trasparenza e responsabilità, possiamo sperare di proteggere i valori fondamentali che definiscono la nostra umanità.
di Michele…