Remote Viewing è una tecnica che consente di percepire e accedere ad informazioni al di là dei limiti dei cinque sensi e della percezione ordinaria. Si tratta di una pratica utilizzata sia in campo scientifico che in ambito militare e di spionaggio.
In questo articolo, esploreremo più approfonditamente il Remote Viewing, esaminando la sua storia, la teoria alla base della sua pratica e i risultati delle ricerche scientifiche condotte su di esso.
Storia del Remote Viewing
Il Remote Viewing è stato sviluppato negli anni ’70 dal fisico russomericano Ingo Swann e dal dottor Harold Puthoff presso lo Stanford Research Institute (SRI). Inizialmente, il loro lavoro era finalizzato alla ricerca di potenziali applicazioni militari della pratica, in particolare per la raccolta di informazioni su eventuali minacce nemiche.
Successivamente, il Remote Viewing è stato adottato anche nel mondo accademico e scientifico, con ricerche condotte da istituzioni come l’Università di Princeton e la Duke University.
Come funziona il Remote Viewing
Il Remote Viewing si basa sulla teoria secondo cui la mente umana è in grado di accedere a informazioni al di fuori dei limiti della percezione ordinaria. In pratica, la persona che pratica il Remote Viewing si concentra su una determinata posizione geografica o su un oggetto e cerca di visualizzare immagini e informazioni ad esse associate.
- Preparazione: la persona che pratica il Remote Viewing si rilassa e cerca di liberare la mente dalle distrazioni esterne.
- Identificazione del target: la persona riceve una descrizione generica del target da visualizzare. Ad esempio, potrebbe ricevere una descrizione della posizione geografica o dell’oggetto.
- Percezione: la persona si concentra sulla visualizzazione del target, cercando di percepire immagini, suoni, odori e sensazioni tattili ad esso associati.
- Descrizione: la persona descrive ciò che ha percepito durante la fase di percezione, senza censurare o giudicare le proprie impressioni.
- Analisi: la descrizione fornita viene analizzata e confrontata con le informazioni effettivamente associate al target, al fine di valutare l’accuratezza delle percezioni.
La pratica del Remote Viewing prevede una serie di fasi, che possono variare leggermente a seconda dell’approccio seguito. In linea generale, il processo si articola nei seguenti passaggi:
I risultati del Remote Viewing
Il Remote Viewing ha suscitato un grande interesse nel mondo accademico e scientifico, in quanto sembra sfidare la teoria scientifica tradizionale sulla natura della percezione e della conoscenza.
Numerose ricerche scientifiche hanno esaminato il Remote Viewing, con risultati variabili. Alcuni studi hanno evidenziato una certa capacità delle persone di percepire informazioni al di fuori dei limiti della percezione ordinaria, mentre altri hanno messo in dubbio l’accuratezza e la ripetibilità dei risultati.
In generale, gli scettici del Remote Viewing sostengono che gli effetti ottenuti siano spiegabili con meccanismi psicologici e cognitivi, come
come l’effetto Barnum (ovvero la tendenza delle persone a ritenere accurate descrizioni generiche che sembrano personalizzate) e l’effetto ideomotorio (ovvero il fatto che le piccole mosse muscolari involontarie possano influenzare le risposte fornite).
Tuttavia, i sostenitori del Remote Viewing sostengono che i risultati positivi ottenuti siano la prova che la mente umana è in grado di accedere ad informazioni al di fuori dei limiti della percezione ordinaria.
In particolare, il Remote Viewing è stato utilizzato con successo in campo militare e di spionaggio. Ad esempio, nel corso della Guerra Fredda, l’agenzia di intelligence americana CIA ha finanziato ricerche sulla pratica, al fine di utilizzarla per la raccolta di informazioni segrete.
Inoltre, il Remote Viewing è stato utilizzato anche in ambito medico e terapeutico, ad esempio per aiutare le persone a superare traumi e fobie.
Conclusioni
In conclusione, il Remote Viewing è una tecnica che consente di percepire informazioni al di là dei limiti dei cinque sensi e della percezione ordinaria. La pratica ha suscitato un grande interesse nel mondo accademico e scientifico, con risultati variabili.
Mentre gli scettici sostengono che gli effetti ottenuti siano spiegabili con meccanismi psicologici e cognitivi, i sostenitori del Remote Viewing sostengono che i risultati positivi ottenuti siano la prova che la mente umana è in grado di accedere ad informazioni al di fuori dei limiti della percezione ordinaria.
Indipendentemente dalla posizione personale sulla pratica, il Remote Viewing rappresenta una sfida interessante alla teoria scientifica tradizionale sulla natura della percezione e della conoscenza, e merita ulteriori studi e approfondimenti.
Michele…